Una serata movimentata - Ancona Trasgressiva

Una serata movimentata - Ancona Trasgressiva

Una serata movimentata.
Ci sono dei locali nelle grandi città, e a Milano in particolare, dove si possono incontrare delle persone che condividono i tuoi stessi interessi o i tuoi stessi gusti. Anche gusti sessuali. Ci sono locali per scambisti, locali per soli uomini o per sole donne, locali dove incontri femmine di cinquanta o sessant'anni che hanno una voglia matta di accoppiarsi con dei giovani maschi che si concedono a pagamento, locali con transessuali o travestiti che si offrono per serate bollenti. Fu così che Andrea, rimasto solo a casa, decise di uscire per svagarsi un po' andando a bere qualcosa in un locale di questi. C'era parecchia gente che ballava e si divertiva senza freni e sul palco una drag queen che improvvisava uno spogliarello paradossale; Andrea, facendosi largo fra ragazzi a torso nudo o addirittura in mutande, riuscì a raggiungere il bancone e ordinò da bere. Mentre aspettava di essere servito, sentì che una mano gli premeva una natica e voltandosi si trovò faccia a faccia con una donna truccatissima, labbra rosso ciliegia e occhi contornati di azzurro carico, era molto appariscente e anche bella, ma si rese subito conto che era un travestito; poi abbassando lo sguardo vide un decolté generosissimo e prorompente e dovette ricredersi: era una trans, e anche molto bella. Si sorrisero e nel frastuono della musica la nuova arrivata riuscì a invitarlo a sedersi a un tavolo, così Andrea prese il bicchiere che gli avevano appena servito e seguì la femmina; si appartarono in un tavolo un po' defilato, dove la musica era meno assordante e si presentarono. Lei si chiamava Sofia, era di Milano, e veniva spesso in quel locale con la speranza di divertirsi e trovare qualcuno con cui passare la notte; l'uomo rimase per un attimo in silenzio, stupito della immediatezza del messaggio, poi, divertito, rispose che anche lui voleva passare la notte in allegria. Cominciarono a chiacchierare amabilmente, Sofia era alta più di un metro e settanta, aveva un viso rubicondo ed era abbastanza in carne, aveva un seno veramente abbondante che il vestito faticava a contenere; piano piano il discorso scivolò sul sesso e lei ammise di essere una trans, lavorava in una profumeria come commessa e propagandista di nuove essenze, era molto apprezzata soprattutto come influencer per prodotti maschili. Lei azzardò una mano sulla coscia dell'uomo e cominciò ad accarezzarla dolcemente risalendo lentamente verso l'inguine, ma ad un tratto si avvicinò un'altra persona, Andrea la osservò attentamente: era sicuramente anche lei una trans; era amica di Sofia e le sussurrò delle parole all'orecchio, poi la nuova amica tornò a rivolgersi all'uomo proponendogli di andare a casa sua assieme ad alcuni amici per essere più tranquilli e in intimità. Si alzarono e si diressero all'esterno dove li aspettavano altri due uomini e la trans che era venuta a parlare con Sofia; si presentarono: l'altra trans era Bianca mentre i due uomini erano Franco e Michele. Decisero di salire su di una sola macchina e presero quella di Michele che era posteggiata lì vicino; non ci misero molto ad arrivare a casa di Sofia e tutti e cinque si sistemarono in salotto, i due nuovi amici sul divano con Bianca in mezzo e Andrea su una poltrona, mentre la padrona di casa si apprestava ad offrire da bere per tutti. Brindarono alla nuova conoscenza e si scambiarono baci per festeggiare Andrea che si era unito a loro; Sofia, però, fece in modo di essere l'ultima a baciare Andrea, per poterlo baciare alla francese e stringerselo addosso strisciando il grosso petto. Bianca cominciò a dimenarsi canticchiando una canzoncina e levandosi la gonna, mentre Franco era già mezzo nudo e insidiava Michele sollecitandolo a fare altrettanto; Andrea e Sofia erano sempre appiccicati e si palpeggiavano a vicenda con trasporto e voluttà. Franco ormai nudo si era inginocchiato davanti a Michele, che si stava sbottonando la camicia e aveva i pantaloni abbassati, afferrandogli il fallo ancora barzotto e masturbandolo con entusiasmo con l'idea di infilarselo in bocca per assaporarne il gusto; Bianca, sempre dimenandosi, improvvisava uno strip tease e lentamente si ritrovò anch'essa nuda completamente. Sofia, la più sobria fra tutti, staccandosi da Andrea gli girò le spalle e gli chiese di aprirle la lampo del vestito, cosa che l'uomo eseguì prontamente, per poi assistere allo sfilarsi dell'abito, con estrema eleganza, e all'esplosione di quel seno prorompente che tanto lo affascinava; Andrea afferrò quelle magnifiche poppe e cominciò a succhiarne i capezzoli mentre la trans gli accarezzava la nuca regalandogli piacevolissime sensazioni. Bianca, che disponeva di una attrezzatura importante, si avvicinò a Franco e si propose per una doppia degustazione; l'uomo accettò di buon grado, anche perché essendo lui propenso ad ospitare dentro di sé gli amici che si offrivano, era molto portato ad eseguire operazioni di coito orale. Con entrambe le mani impegnate a manipolare i due membri che aveva davanti, si prodigava a succhiarli alternativamente procurando piacere ad entrambi; Michele disponeva di un membro di oltre sedici centimetri con un calibro veramente abbondante,
era nodoso e rigido come fosse di legno, curvo all'ingiù e con un glande tondo e roseo, e un meato
molto dilatato per l'abitudine di infilarci di tutto; Franco lo succhiava avidamente e, di tanto in tanto,
ci infilava la lingua come fosse cosa da penetrare. Lasciato il primo, si dedicò a quello della trans
che aveva, grosso modo, le dimensioni dell'altro ma leggermente piegato all'insù; l'uomo, oltre a
sorbirlo in bocca, si divertiva a sollecitare lo scroto mordicchiandolo e a succhiare i testicoli, cosa
che facevano impazzire Bianca che, nel frattempo, aveva infilato un dito nello sfintere di Michele
roteandolo per allentare la muscolatura. Sofia e Andrea, nel frattempo, si erano spogliati aiutandosi
vicendevolmente e, rimasti completamente nudi, si masturbavano l'un l'altra mentre proseguivano
il bacio alla francese che tanto li stimolava; lei aveva un seno esagerato ma, nonostante fosse
rifatto, era decisamente morbido e quasi naturale; un pene di una dozzina di centimetri ma
sufficientemente largo per renderlo apprezzabile al tatto e adattissimo da accogliere in bocca.
Andrea era una specie di Adone: alto più di un metro e ottanta, fisico atletico e tartaruga da
modello, ma quello che lo distingueva era il membro di venti centimetri, ben proporzionato e dritto
come un fuso che rimaneva sempre in esercizio anche per parecchio tempo. Sofia lo fece
accomodare sul divano e, accovacciatasi fra le gambe, fece in modo di strofinargli la lingua un po'
ovunque; cominciò dai testicoli, succhiando lo scroto, per poi passare al perineo e, piano piano,
allo sfintere; Andrea gradiva moltissimo il trattamento che stava ricevendo e, di conseguenza,
ebbe una magnifica erezione che valorizzava brillantemente la sua attrezzatura.
Franco decise che era ora di movimentare la festa e, per avere più spazio, lasciò i lavoretti che
stava eseguendo e facendosi aiutare da Michele spostò il tavolino, che era al centro della stanza,
liberando il tappeto che, morbido e di vaste dimensioni, sarebbe diventato uno ottimo terreno di
lotta. Fatto questo, Franco, che era sottodimensionato davanti ma un vero tunnel di dietro, si
distese supino in mezzo al tappeto sollevando le gambe in alto; spronò Bianca a possederlo e a
Michele di concedergli l'uso orale del suo strumento di piacere. La trans entrò decisa senza
preamboli, perché conosceva benissimo le doti del maschio e altrettanto decisa si prodigò in uno
sfondamento fatto ti colpi violenti e rapidissimi che le procuravano una sensazione di piacere
entusiasmante; a Michele piaceva farselo succhiare e, poiché Franco era un vero artista in questa
specialità, chiuse gli occhi e mentre tutta la sua pelle era percorsa da scosse e contrazioni
delicate, alternate da frustate violenti, si accorse che i battiti del cuore cominciavano a diventare
frequenti e il respiro affannoso, avvertì una decisa contrizione alla radice del pene e un fastidio al
canale per l'incipiente percorrere del seme che, da dentro voleva sbottare all'esterno, con flussi di
esplosioni che non poteva trattenere. Così, emettendo gridolini strozzati, riempì la bocca dell'amico
che non vedeva l'ora di ricevere quel nettare divino; nettare che accettò beandosi del gusto, dolce
e cremoso, che fece roteare sapientemente per tutto il palato prima di inghiottirlo; e nel frattempo
si massacrava il suo ridottissimo sesso nel tentativo di ottenere una sua eiaculazione per
raggiungere l'apice del godimento. Bianca continuava il suo intenso martellamento, aveva afferrato
le caviglie di Franco per tenergli la gambe ben alzate e facilitare l'andirivieni del suo attrezzo;
cominciò a percepire piccole contrazioni al ventre, preludio di un prossimo risultato, e piano piano
la stimolazione si faceva sempre più intensa fino a quando, oltre alle scosse alla schiena, avvertì lo
scorrere del seme nel canale del pene e un ulteriore tremore in tutto il corpo, uscì subito dalle
viscere del maschio e, continuando a masturbarsi con la mano, inondò il petto di Franco con ben
quattro getti di sperma che si sparsero a ventaglio. Anche l'uomo, finalmente, sollecitato dal liquido
caldo che lo aveva colpito riuscì ad espellere la sua produzione, modesta, ma altrettanto
soddisfacente per farlo contorcere dallo spasmo; immediatamente Bianca si inchinò su di lui per
raccogliere con la lingua tutta la crema, di entrambi, e ripulire completamente il petto di Franco che
aspettava con la bocca spalancata che la trans travasasse il tutto dentro di lui e spandendo nella
stanza l'odore del seme.
Sofia, mentre continuava con lentezza l'azione della sua instancabile lingua, cominciò a sentire
nell'aria odore di maschio provenire dal resto del gruppo e, interrompendo il lavorio, invitò Andre a
stendersi sul tappeto a fianco di Franco ma a pancia sotto. Bianca ne approfittò subito per
arrivargli dalla testa e, divaricando con forza le natiche, si dilettò a cospargere di saliva l'intero
sfintere spingendo la lingua quasi a superare l'ingresso; all'uomo piacque molto l'intervento della
trans perché il massaggio lo fece rilassare e non si accorse che nel frattempo Sofia si era
accovacciata all'altezza delle sue gambe e, mentre Franco la masturbava per fargli raggiungere
una buona erezione, si apprestava a infilarlo dolcemente ma senza preavviso. Bianca si interruppe
di slinguare l'entrata dell'uomo, ma continuava a tenergli le natiche divaricate, Sofia si appoggiò in
avanti con le mani sulle spalle di Andrea e Franco indirizzò il glande della trans in modo che
potesse introdursi facilmente. Spinse dolcemente e, senza trovare molta resistenza, fu dentro per
più di metà; l'uomo accennò un gridolino ma Bianca che era ancora all'altezza del viso fu
rapidissima a infilargli il suo membro in bocca per sopirlo leggermente. Andrea si ritrovò con in
bocca l'attrezzo di Bianca e nelle viscere quello di Sofia e, per meglio accettarli, si sollevò a quattro
zampe; così mentre cominciava a gradire la perforazione da dietro e la degustazione davanti,
lasciò che Franco, sdraiatosi sotto di lui, iniziasse a masturbarlo e a sollecitargli il glande con un
turbinio vorticoso della lingua. Rimasto a guardare, Michele pensò bene di affiancarsi, in piedi, a
Bianca e, mentre si sollecitava con un deciso autoerotismo per ristabilire una certa consistenza,
spinse la nuca della trans perché lo accogliesse nella sua bocca. Tutti e cinque erano impegnati
contemporaneamente, ognuno dispensava piacere a un altro e ne riceveva a sua volta. Sofia
cominciò a sentire un certo formicolio lungo tutto il suo fallo e una contrazione alla pancia, segno
che il seme si faceva avanti per fuoriuscire e procurarle una eiaculazione importante; difatti,
mentre le usciva un lamento estasiato riempì le viscere di Andrea con ben quattro getti caldi e
potenti. Andrea, dal canto suo, appena percepito l'effluvio ebbe una contrazione di piacere e
inarcando la schiena per lo sforzo, quasi senza accorgersene riempì la bocca di Franco che
continuava imperterrito a succhiargli energicamente il glande; ricevuta una abbondante quantità di
"crema" Franco la degustò avidamente prima di deglutirla. Andrea, ormai spompato e senza forze,
interruppe il coito con Bianca che, rimasta a metà strada dovette masturbarsi da sola per arrivare a
sparargli sul viso tre getti di sperma di modesta entità perché già svuotata in precedenza; ma non
mollava di continuare a provocare piacere a Michele che premeva la nuca della trans sul suo
inguine quasi volesse avere un rapporto orale. Nonostante rischiasse il soffocamento, Bianca,
portò a termine il coito e fu inondata da una copiosa esplosione, così abbondante che non riuscì a
trattenerla tutta e le colava dalle labbra; Michele si staccò in preda a scossoni di piacere e Franco,
sempre assetato, si affrettò a condividere il seme con la trans ripulendole il viso.
Finì che tutti si distesero sul tappeto sfiancati dallo sforzo di quell'amplesso collettivo con mani,
volto e natiche impregnati di sperma che saturava l'ambiente di un odore di maschio e di
eiaculazioni dolciastre.

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